| GRECIA 2007: LE ISOLE IONICHE Il  racconto del nostro skipper Andrea relativo alla crociera di una settimana dal  1 al 7 maggio 2007  . Anche quest’anno non potevo  mancare al consueto appuntamento primaverile della Settimana Azzurra,  organizzato dalle società sportive veliche della zona di Ancona (Sef Stamura  prima e Nonsolovela dopo) . E’ l’occasione, navigando in flottiglia, per  visitare ogni anno posti nuovi e al tempo stesso sfidarci in regatine a chi  arriva primo tra le isole dell’Istria, della Dalmazia o della Grecia, come  appunto in questa primavera 2007 . La sostanziale differenza rispetto alle  crociere che noi skipper generalmente organizziamo è che anziché partire, con  le barche delle società,  dal nostro  porto di Ancona e raggiungere in tempi brevi la vicina Croazia, questa volta ci  aspetta un lungo viaggio in nave per raggiungere Igoumenitsa e da li un  trasferimento in auto di parecchi chilometri, per poter  poi arrivare a Lefkada, dove ci aspettano le  otto imbarcazioni Bavaria 33 Cruiser con cui faremo la nostra regata – crociera  tra le isole ioniche .   
     L ‘arrivo a Lefkada è caratterizzato dalle consuete e noiose  formalità per prendere possesso delle barche a noleggio.   
 Il  check -  in e il carico della cambusa richiedono più  tempo del previsto, ma siamo in vacanza e ogni piccolo contrattempo rientra  nella onnipresente logica Greca del sighà  sighà, cioè piano piano e  tranquillità, lasciando ogni ansia e fretta ai ritmi di lavoro lasciati nella  più dinamica Italia .      
  Alla fine  prendiamo il largo solo nel tardo pomeriggio  alla volta di  Nidris, sempre sull’isola  di Lefkada . L’impressione è ottima, visto che il paesino è carino e  accogliente, ma l’assenza di qualsivoglia servizio organizzato a terra mi  lascia a dir poco sorpreso . Niente acqua, nè luce, nè  servizi per i diportisti nautici !  
   Infatti i Greci non hanno marine  attrezzate, tuttavia suppliscono a questa carenza organizzativa con il migliore  ingegno mediterraneo, mettendoci a disposizione bagni e docce dei ristoranti,  degli alberghi e talvolta delle loro case private per un modesto compenso . Lo  stesso dicasi per gli approvvigionamenti di acqua e carburante resi possibili  dalla loro capacità di ingegnarsi .
    L’indomani navighiamo alla volta  di Porto Katsiki . Talvolta mi sono chiesto dove vanno i fotografi quando vogliono  fare un foto di una baia veramente splendida: adesso l’ho capito . Vanno a  Porto Katsiki!..che in realtà non è un porto ma è una bellissima baia in mare  aperto nell’isola di Lefkada .
  Alla Vista di un paesaggio cosi bello visto dal mare non  resistiamo ed io insieme al mio equipaggio al completo, composto da Laura L.,  Laura C. Gianfranco e Claudia sbarchiamo a remi con il canotto
   
   Se possibile, da terra lo  scenario che ci si presenta è ancora piu bello . Infatti oltre ad una  bellissima spiaggia di piccoli sassi bianchi ci aspetta una lunga scalinata che  ci consente di ammirare il panorama anche dall’alto .
      
 
   Il panorama delle bellezze  naturali Greche è sorprendente, ma anche le nostre bellezze non scherzano  !!!!!!!
    Purtroppo non è possibile dormire  a Porto Katsiki perché è in mare aperto, quindi iniziamo a navigare verso un  porto sicuro .In questo tipo di vacanza i  trasferimenti cerchiamo di effettuarli sempre a vela facendo una regatina tra  di noi .
 L’arrivo all’isola di Meganisi è  accompagnato dalla nostra mini festa per aver vinto la regatina .
 
 Infatti siamo riusciti in un  arduo sorpasso nei confronti della barca di Giorgio che non avendo un  equipaggio ancora ben allenato non è riuscito a contrastare efficacemente il  nostro attacco da sopravvento !!
      Alla sera, veniamo travolti dalle  musiche e dalle danze tipiche dei Greci .Indimenticabile il Sirtaki………..e  soprattutto i nostri tentativi di ballarlo !!
 Il sirtaki è una danza popolare  di origine greca .Tuttavia nonostante ciò che è comunemente e ampiamente  pensato, non è un’autentica danza popolare, bensì fu creata nel 1964 per il  film Zorba il greco. Sommando due versioni, una normale e un’altra più lenta,  della danza greca Hasapiko . Questo ballo e la musica stessa vengono chiamate  anche danza di Zorba .
 La caratteristica principale  della danza e della musica è che il ritmo va aumentando .
 Il sirtaki si balla in formazione  lineare o a cerchio con le mani sulle spalle del vicino .
 
 Quindi si naviga alla volta di  Itaka .L’isola è nota innanzi tutto per  essere stata la patria di Ulisse, anche se una disputa fra archeologi, che  sembra oggi esaurirsi, ha lasciato per un pò di tempo dei dubbi tra questa  isola, Levkas e Cefalonia . In ogni caso, gli abitanti di qui non sono disposti  ad ammettere che il loro eroe possa essere stato  originario di un'altra isola.
 Ve ne convincerete arrivando a Vathy,  dove avrete la scelta al porto tra due caffè: Penelope oppure Odissea . (cioè  !!)
  
 
   A Itaka ci sono delle bellissime  passeggiate da fare a piedi oppure noleggiando i motorini per fare il giro  dell’isola, ritornando per il monastero che sovrasta il golfo Aetos . Un piccolo e commovente aneddoto  che riguarda l’isola e un nostro connazionale non va dimenticato: fino a pochi  anni or sono il comandante italiano di un traghetto di linea tra Brindisi e  Patrasso ogni volta che passava tra il canale formato dalle isole di Itaka e  Cefalonia suonava tre volte le trombe della nave per salutare i suoi amici  dell’isola di Itaka che all’epoca della seconda guerra mondiale lo nascosero e  salvarono, dopo che era riuscito ad attraversare a nuoto (!!!) il canale  proveniendo da Cefalonia, per sfuggire alle ritorsioni che caratterizzarono le fasi  finali dell’ultimo episodio bellico di portata mondiale .     
   Le nostre regatine ci portano,  tra una  virata e l’altra,  al bel porticciolo  di Vassiliki . 
   All’ormeggio approfittiamo per  qualche lezione di carteggio !!
  Anche questo piccolo paese non  offre nulla dei servizi a cui siamo abituati nella altrettanto bella e vicina  Croazia, ma i Greci con la loro ospitalità alla fine non ci fanno mancare nulla  .
 Veramente curioso il fatto che  qua a Vasiliki per andare a fare la doccia in un vicino albergo il boss del  molo addirittura ci aveva organizzato un servizio taxi che ci portava  e ci tornava a prendere !!
 Quasi incredibile !!
 La navigazione in flottiglia  riprende alla volta di Sivota .  Qua il  mare non è bello come in altri posti ma il porto è veramente ridossato e sicuro  !!
 Ovviamente la sera tutto il gruppo   si ritrova davanti a una bella bottiglia  per un brindisi serale !!
   
 Dopo tanto girovagare dobbiamo  tornare a Nidris per poi riconsegnare le barche il sabato mattina successivo a Lefkada  . Tuttavia ci concediamo una sosta nell’isola  di Skorpio . Si tratta dell’isola privata dell’armatore greco Aristotele  Onassis; ……. e si vede !! un bel cartello ci  avverte di non ormeggiare ad un bellissimo e curatissimo pontile privato e  guardie armate ne impediscono l’accesso . Tuttavia viene tollerata la nostra  presenza all’ancora .    
 Effettivamente si sono scelti  proprio una bella isoletta ……cioè una vera oasi !!!!!   
       Qua nella baia dell’isola del  famoso armatore greco, forse complice questo ambiente così bello ed esclusivo,  ed anche diverse bottiglie di Berlucchi, diamo inizio ad un mega happy hour  nella barca di Domenico che quasi rischia l’affondamento !! Infatti siamo quasi  una trentina di persone a bordo del piccolo Bavaria 33 Cruiser (portata max 8  persone !!)
        
     Arrivati a Nidris ci si sente un  po’ come a casa, visto che è l’unico porticciolo del nostro giro dove torniamo  . Il check – out sarà domani alle 9.00 a Lefkas …… quindi l’indomani ci aspetta  una alzataccia, che tuttavia non ci impedisce di passare un’altra bella serata  a tavola tutti insieme  !!!  
   Il rientro a Lefkas è triste e  accompagnato da un forte vento che rende difficili le manovre di ormeggio. La caratteristica degli ormeggi  in Grecia è data dal fatto che non offrono mai il così detto “corpo morto” o “  trappa ” cioè la cima già pronta in banchina e collegata a un grosso peso al  largo per ormeggiare facilmente la barca e soprattutto in modo comodo e sicuro  !! Qua gli ormeggi sono sempre con ancora  al largo e cime a terra !! Quindi qui o si è esperti negli ancoraggi o lo si  deve diventare ( e alla svelta !! ) se non si vuole vedere la propria bella  barca appoggiata al molo o agli scogli !! Alla fine delle manovre di ormeggio  gli addetti ai pontili ri ormeggiano nuovamente alcune barche perché dicono di  volere stare tranquilli .   
 Appena terminano le manovre  arriva un fortissimo vento, tale da mettere in difficoltà chi ancora non aveva  finito o si trovava in mezzo al porto . Ci sono raffiche di 40 – 50 nodi ! Se  fossimo arrivati adesso sarebbe stato proprio un bel problema .Il tanto temuto Meltemi alla fine è arrivato  con tutta la sua forza a ricordarci che quando si naviga nelle acque  greche……………. non si scherza !!
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