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Facciamo che veleggiamo

Il racconto di Valeria relativo alla vacanza in barca a vela del 18 – 25 agosto 2013

 

DOMENICA 18 agosto 2013


ore 18.00, la prima parte dell'equipaggio (Matteo, Valeria, Ilaria e Andrea) arriva alla marina di Zara.

Ore 19.00, l'equipaggio è al completo dopo l'arrivo dei 5 baldi giovani da Milano (Luca, Alberto, Alessandro, Davide-lo Zio- e Matteo).
Dopo una rassicurazione veloce sulle generalità e l'età dei partecipanti si consuma la prima cena al Marko Polo. Si individua una “volontaria” cassiera (nonché responsabile del diario), e si parte con la lista per la cambusa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LUNEDI 19 agosto 2013


Sveglia ore 8.00, ci si muove fiduciosi con una Panda e un furgoncino verso lo Spar. Entriamo con un carrello, ne usciamo con tre e 100 punti spesa: siamo pronti per partire!
Via l'ancora, accendiamo i motori, morbide manovre all'interno del porto e via verso il mare aperto, l'ignoto, l'infinito...
Dopo 20 minuti un attacco di vespe arresta la nostra avanzata: due feriti, un labbro Nina Moric style e un dito medio a dimensione salsiccia.
Decidiamo di fuggire e ci ripariamo a baia pantera, dove dopo un bagno e un dibattito collettivo sullo shampoo più biodegradabile ed ecosostenibile, ci facciamo belli (non che ce ne sia bisogno..) per la cena.
Il gruppo prua sforna una una carbonara degna di nota, che provoca un sonno e una stanchezza a tutti i membri.. decidiamo dunque di rovesciare la tovaglia in mare.. (ma no... che siamo sostenibili!!!).
La serata si conclude con qualche accenno di proposta di gioco (che rimane tale perchè siamo tutti cotti..)

MARTEDI 20 agosto 2013
Come da previsioni metereologiche durante la notte arrivano la pioggia, i lampi e i tuoni, che ci costringono il giorno successivo a rimanere a Baia Pantera.
Il gruppo è così ben assortito che la giornata scorre veloce fino a sera, intervallata da chiare, precise, scrupolose lezioni di vela :) ,  spritz, birra, patatine e una generosa e succulenta puttanesca, messa in tavola dal gruppo di poppa.
C'è chi propone un gioco di mimi, che riscuote un successo inaspettato e rivela dei grandi attori nel gruppo.

 

MERCOLEDI


Usciamo dalla baia, vogliosi di spiegare le vele: il vento gioca a nostro favore andiamo di traverso, bolina, cazziamo, bolina larga, orziamo, e via di bolina stretta a bordeggio. Le donne hanno un ruolo fondamentale in fase di virata, e grazie a loro entriamo in baia vittoriosi in prima fila. Un imprevisto ci rallenta, il moschettone si stacca e Alessandro lesto come un tritone (o un tonno pinna gialla..?), si lancia in mare e sotto gli scrupolosi consigli del nostro capitano riesce a gestire la situazione in men che non si dica. Siamo salvi! E ci vuole un attimo per accorgersi di essere approdati in una bellissima baia di spiaggia bianca e acqua cristallina: la Baia Sakarun.
Le massaie dell'equipaggio avevano preventivamente preparato insalata di riso, che ci rifocilla dopo un bagno rigenerante. Il pomeriggio scorre tra macedonie, relax, libri, e giochi acquatici: raggiungiamo e superiamo il rispettabile record di Marakaibo del noto gioco Pici Gin con ben 30 passaggi!
Ci prepariamo per la sera e belli come il sole raggiungiamo la spiaggia dove ci aspetta una cena di pesce.


 

GIOVEDI

La mangiata di pesce di ieri sera è stata apprezzata da tutti, ottimo trattamento e pesce freschissimo. Decidiamo di mantenere alta la qualità e la quantità del cibo e iniziamo la giornata con uova strapazzate, wurstel e prosciutto.
Siamo pronti per spiegare le vele alla volta di Zapuntel: l'equipaggio si comporta egregiamente e con un lavoro di squadra, cazza, orza e ricazza. :)
Il porticciolo di Zapuntel si rivela un angolo perfetto per tuffi, snorkeling e acquisti dell'ultimo minuto per prepararsi al giochino alcolico della sera successiva.
Nel tardo pomeriggio, con l'ausilio del nostro tender e la remata decisa e precisa di due baldi giovincelli approdiamo per raggiungere a piedi il ristorante, dove come esperti marinai definiamo kg e qualità dei pesci che papperemo a cena.
Dopo aver fatto pratica di tuffi, Valeria si convince e si lancia dal molo dopo 40 minuti...
Ritorniamo col gommone, e a pochi metri dal Marakaibo un cagaminchia (ing. Caputo) ci lancia addosso un getto di acqua gelata impedendoci l'approdo, già nella nostra testa si concretizza la vendetta...
Una rapida doccia e poi cena che risulta anch'essa un ottima scelta, e dopo storie di vita e svariati amari ci ritiriamo sotto coperta. Discorso non valido per Ale che per sua scelta spontanea dall'inizio del nostro viaggio decide di passare le notti sotto le stelle.

VENERDI' 23 agosto 2013


Decidiamo di partire all'alba, ma piccoli inconvenienti frenano il nostro disancoraggio, uno fra tutti il tappo del serbatoio liquame, le masse fecali si sono riunite ed organizzate in un cilindro che ostruisce il passaggio, ma il nostro prode Capitano risolve la situazione recuperando un bambu con cui riusciamo a disgregare la sedimentazione. (è il caso di dirlo...che merda!!!)
Così dopo diverse “Cazzate” raggiungiamo la baia Svetande dell'isola di Silba.
E' quasi ora di pranzo e l'equipaggio di prua ci allieta con una pasta all tonno apprezzata da tutti.
Dopo il caffe si instaura una animata discussione sul grado di sostenibilità del packaging del tavernello croato e dell'insesatezza delle così comuni bottiglie di vetro con sughero.Intanto la percentuale di etanolo all'interno dei nostri corpi cresce e ci rende sempre piu stanchi e poco ricettivi.
Tutto cambia quando i responsabili della pattumiera ci accennano che a 20minuti a piedi all'interno dell'isola esiste un piccolo paesino.
Raccogliamo le forze e in 4 raggiungiamo la costa sul tender. Gli occhi dello ozio si spalancano....czzz ho dimenticato le infradito!, recuperiamo una ciabatta insultata dal tempo in mezzo ad un cumulo di pattume ed affrontiamo la via ciottolata in salita. Ascessi e pustole iniziano a formarsi sulla pianta libera già dopo i primi 100m di percorso. Rallentiamo il passo ma non molliamo.Raggiungiamo il paese dopo circa 30min, le fitte sono diventate insopportanili anche con l'attuazione della tecnica shift(5passi infradito a dx, 5passi infraqdito a sx).Ad un soffio dalla posizione di preghiera islamica intravediamo un piccolo rivenditore.contrattiamo e per 40kn recuperiamo un paio di infra nuove di zecca di 3 numeri più gorosse.il supplizzio è terminato.Ilpaesino si rivela interessante , recuperiamo dolci per la serata e torniamo verso Mara.
Piede in barca ci accorgiamo che il resto del gruppo addetto alla cena ha ceduto alla tentazione dell'aperitivo, le riserve alcoliche sono diminuite del 64% e l'atmosfera a bordo è molto giocosa.
Compensiamo il sovraccarico alcolico con una pasta idilliaca, pesto patate e fagiolini... lacrime di gioia da parte di tutta la ciurma.
Si passa al giochino alcolico tanto decantato dai ragazzi di prua, dando fondo a tutte le scorte e finendo la serata in mare con il bagno (ghiacciato) dell' 1,00!!!
Accenniamo un uscita sotto le stelle ma l'umidità ci respinge costringendoci a rientrare sotto coperta.

SABATO 24 agosto

Ci svegliamo in baia facendo colazione, dopo un adeguato sturamento di liquame partiamo alla volta di Zara facendo tappa in una baia di Molat, molto interessante dal punto di vista diving la fauna marina.
Il Capitano, dopo 14 minuti di apnea, risorge dall'acqua con un carico di Fasolari che sfama l'equipaggio distribuendole vive con una spruzzata di limone.
Ci rendiamo conto che è l'ultimo bagno della settimana e i nostri volti si caricano di tristezza, accendiamo il motore e dirigiamo la prua verso il porto di Zara.
Vento a poppa e sole in faccia, dopo un paio d'ore di navigazione, una proposta di Parra ci riporta il sorriso sui volti...bagno nel blu profondo...stop ai motori!!!
Tuffi belli, bagno bello, foto belle.
Si riparte per il porto, arriviamo e sfanculiamo...è stato bello!!!

 

 

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