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Happy hour!

Crociera dal 2 al 9 giugno 2007


Ciao io sono Monia (quella che l'anno scorso a detta di qualcuno se la tirava) eccomi qui un anno dopo.

Ora parto per la Croazia.

Ero al settimo cielo, si stava realizzando il mio desiderio, quello della traversata dell’Adriatico in barca a vela e visitare la Croazia; un pallino fisso da quando ho iniziato a prendere lezioni di vela con Andrea.

Ora vi presento l’equipaggio.

Partiamo dal nostro comandante Andrea, uno spirito libero come il mare, persona eccezionale con grande esperienza marinara molto coinvolgente, un bravo cuoco, un amante del buon cibo e un ottimo maestro che sa trasmettere la passione e sensibilita’ per il mare e la vela, Nunzia (Capitan Cannuccia) brillante ragazza con il sorriso sempre sulle labbra un po' chiacchierina, Serenella l'altra ragazza anche lei simpatica e molto dolce una bella persona, Andrea detto Capitan Cannetta un bel ragazzo simpatico, osservatore ironico sempre disponibile poi abbiamo Marco un tranquillo e simpaticone, con degli occhi furbetti ma un po' sfaticato, infine io dolce ed esuberante a meta', curiosa un po' rompi palle ecc. poi non sta a me descrivermi… una bella compagnia insomma!!

Ore 21.00 ci vediamo tutti al ristorante per cena dove ci raggiungono gli amici come Andrea il webmaster del sito che stava rosicando perche non ha potuto esssere dei nostri sara' presto papa', la nostra amica poetessa Maria che ha deciso di solarci andando in Grecia peggio per lei non sa cosa si sarebbe persa!!!!!

La serata trascorre tra vassoi di pesce bicchieri di vino risate e ultime indicazioni da parte del comandante tutti eravamo eccitati e contenti.

Unico neo che circondava questa aria di entusiasmo era il tempo anzi il maltempo.

Infatti i bollettini meterologici non prevedevano niente di buono.

Intorno a mezzanotte usciamo dal ristorante e il cielo intorno a noi ci appare non dei migliori, tra tuoni e fulmini il comandate decide di anticipare la partenza.

Carichiamo i bagagli, il tender, stiviamo la cambusa e cominciamo ad armare la barca per la partenza.

Tutto pronto sono le 2.00, molliamo l’ormeggio da Marina Dorica alla volta delle punte Bianche.

Subito fuori dal porto ci accorgiamo che non sarebbe stata un'attraversata facile: il mare era abbastanza agitato e ci circondavano nubi veramente minacciose.

Il comandate subito stabilisce i turni al timone, il primo e' Capitan Cannetta con la compagnia mia di Nunzia e Serenella.

Andrea e Marco se ne vanno a dormire.

Il mare era fortemente agitato e la barca ballava parecchio Nunzia e Serenella iniziavano a stare male, io pure sentivo un certo malessere ma cercavo di non pensarci anzi mi tenevo occupata passando ogni tanto un sorso di rum al i° ufficiale Capitan Cannetta ancora mi domando come faceva a mandarlo giu' con quel rollio che faceva la barca a me non andava giu' neanche una goccia con quel mal di stomaco.

Si procedeva sempre circondati da questo mare sempre piu' mosso, dal vento che soffiava a destra e sinistra e, a un certo punto anche la pioggia ha fatto la sua comparsa avevamo tutti gli elementi atmosferici contro!!! era ora! ...abbiamo deciso di svegliare il comandante, che indossata la cerata ha preso il comando della barca oramai allo sbando visto il tempo.

La prima cosa che ha fatto e' stato controllare la nostra posizione sul GPS, e dato che eravamo in ritardo secondo la tabella di marcia Andrea ha deciso di issare la randa per poter aumentare la velocita' e recuperare.

Dopo svariate ore a passare lo Scottex e bicchierini di rum e con lo stomaco sotto sopra finalmente riesco a trovare una posizione sottocoperta che non mi dava fastidio anzi ho fatto anche un pisolino ogni tanto interrotto dalle botte che prendeva la barca ma ho resistito non ho rimesso.

Eravamo soli in mezzo all'Adriatico in burrasca tutto intorno buio una sensazione di impotenza... il mare la faceva da padrone eravamo in un suo potere... sembrava di rividere il film... "La tempesta perfetta"

Dopo 14 ore di viaggio avvistiamo, stremati, il faro delle Punte Bianche e entriamo in acque decisamente piu' calme, decidiamo di ormeggiare in una baia protetta dal vento vicino al paese di Molat; ci mettiamo in azione per le operazioni di ormeggio alla boa e poco dopo siamo finalmente fermi.

Il panorama che ci circonda ci fa dimenticare tutta la faticaccia e dopo aver indossato il costume via un tuffo tutti in acqua. Meraviglioso!!!

Tutta la ciurma sembrava rinata, anche i visi stavano riprendendo colore e l'umore stava tornando alle stelle!!!

Si avvicinava l'ora di cena e ci venne voglia di mangiare pesce e cosi' dalla barca chiamiamo un pescatore che stava rientrando e dopo varie trattative finalmente ci vende il suo pesce quasi due chili di scorfani che vengono immediatamente messi sul fuoco dal capitano: una meta' viene fatta arrosto e l'altra in padella "Al guazzetto" il tutto annaffiato con del buon vino bianco freddo.

Dopo un sorso di rum data la stanchezza che avevamo accumulato andiamo a dormire.

La mattina seguente ci svegliamo riposati e carichi e una delle prime cose che facciamo e' quella di armare la nuova canna da pesca di Andrea super "professional" sperando di gustare del pesce croato.

Dobbiamo dirigerci a Bozava per espletare le operazioni di dogana.

Il trasferimeno avviene a motore senza vento; sono le ore 13.00 arriviamo agli uffici ma purtroppo sono chiusi e ci costringono ad una sosta in banchina.

Qui Andrea sotto la crocetta di dritta mette la bandiera croata di cortesia ora siamo a tutti gli effetti in terra croata!!!!

Bozava e' un piccolo paesino composto da poche case che si affacciano su una piccola baia con un'acqua veramente stupenda.

Il richiamo per un bagno e' talmente forte che uno alla volta ci tuffiamo iniziando cosi' una gara di tuffi acrobatici.

Prima si sono esibiti i maschietti poi dietro noi femminucce; facendo varie coreografie da fare invidia ai piu' bravi atleti... sembravamo tornati bambini.

Sfiniti dai bagni e tuffi, e vista l'ora, ci dirigiamo alla dogana.

Andrea prende a tutti i documenti e dopo una mezz'ora e' tutto a posto siamo in regola non siamo piu' clandestini...

Si riparte alla volta della "mia spiaggia" (mia xche’ l'ho scelta in un depliant e ho sfinito Andrea finche' non mi ci ha portato) la baia si chiama "baia di Sakarun" e' una delle poche spiagge di sabbia bianchissima che da' all'acqua nella baia un colore turchese trasparente da rimanere ipnotizzati.

Abbiamo sempre la canna armata ma senza nessun risultato!!!

Il trasferimento avviene a motore dato che siamo in quasi calma di vento e la navigazione a vela non puo' aver luogo. Dopo circa 4 ore di viaggio arriviamo alla baia con il tramonto, c'e' di tutto: acqua trasparente, sabbia bianca, le condizioni ideali per ogni attivita' sopra, in mezzo, sotto il mare.

Lo scenario che ci si presenta e' decisamente meraviglioso dato dalla luce rossiccia del sole che si rispecchia sul mare di un colore cristallino azzurro che ci lascia senza parole. Io per prima.

Siamo noi ed un’altra barca, intorno c'e' una calma e un silenzio che ti fa stare bene. Una bellissima sensazione di benessere che da tempo non provavo.

Dopo aver espletato tutte le operazioni di ormeggio all'ancora ci si immerge tutti in acqua. Anche oggi la nostra pesca e' stata molto magra nessun pesce in pentola!!!

La mattina seguente ci sveglia un sole cocente e ognuno di noi cerca di esplorare la baia a modo suo, chi a nuoto, io con la maschera faccio un po' di snorkeling, Nunzia con il gommoncino cerca di raggiugere la spiaggia ma ha delle difficolta' nel remare cosi', dopo vari minuti di vogate a vuoto, con l'aiuto di Andrea e Marco finalmente raggiunge la meta.

Verso meta' mattinata al nostro Capitan Cannetta viene la brillante idea di fare un "happy hour beach" sulla spiaggia. Dopo aver preparato gli stuzzicchini di salame formaggio prosciutto pane e cracker e da bere, ci dirigiamo verso la spiaggia e raccolto della casse di frutta abbandonate che troviamo sul posto formiamo un tavolino con degli sgabelli e diamo inizio al nostro "happy hour beach". Invitiamo anche un turista tedesco che era sulla spiaggia apprezzando molto la nostra idea dell'aperitivo... una vita da stenti !!!

Per smaltire l'abbuffata ci inventiamo il gioco del "frisbi" utilizzando la ciotola dell'insalata. Le squadre come al solito sono divise tra maschi e femmine e consiste nel rubare la ciotola all'altra squadra e viceversa. Gia' dopo pochi minuti noi ragazze perdiamo Serenella che dopo uno scontro si fa male ad un piede e pertanto rimaniamo io e Nunzia che ci difendiamo alla grande con dei placaggi da veri professionisti ma la vittoria va alla squadra di Andrea, Capitan Cannetta e Marco (per me non e' valida xche’ eravano in inferiorita' numerica).

La giornata e' ancora magnifica e ci prepariamo per il trasferimento alla prossima tappa: Iz. Piccolo paese di pescatori croati si estende all'interno con piccole viuzze e stradine sembrava di essere stati trasportati indietro nel tempo, negli anni 50', ci sono le bottegucce della frutta , del pane il lattaio l'emporio che vende dagli alimenti alle pentole e alle pinze!!!

Dato che il vento fa la sua comparsa la navigazione finalmente avviene a vela, di bolina fino al faro delle Punte Bianche "veli rat" e di poppa fino alla nostra meta.

Arrivati alla marina di Iz ci concediamo una doccia calda e finalmente per Serenella l'asciugatura del capelli con phon!!!

Dato che si andava a cena al ristorante noi ragazze ci facciamo belle per i nostri uomini di bordo.

Al ristorante ci aspettano sei fiorentine da un chilo fatte alla griglia accompagnate da insalata mista patatine fritte e fiumi di birra. Buonissime ma forse troppo e non tutti riescono a finirle. Per digerire tutta questa ciccia facciamo la conoscenza del famoso amaro croato "“la pelinkovack” che va giu' che e' un piacere specialmente con limone e ghiaccio, ne facciamo svariati assaggi prima di arrivare in barca che ci ritroviamo un po' brilli...

La giornata oggi sembra non finire: io, Nunzia e Serenella che dormivano tutte insieme non abbiamo sonno e chiediamo al nostro capitano di poter ballare (premetto sono le due della notte circondati da persone che dormono) e lui stupito ci da' il consenso e via con la numero 16 a tutto volume!!! Anche Marco che era sotto le coperte e Andrea ci seguono a ruota a ballare... tranne Cannetta che rimane a letto. E' festa grande fino alle 3.00!!! Il bello e' che nessuno ci manda a quel paese data l'ora e il volume della musica.

Ore 9.00 del 5/6/2007 siamo gia' svegli e in coma vista la serata ma pronti per partire alla volta della baia di Brbnje.

Durante il trasferimento il nostro comandate ci fa fare una sosta in una baia per pescare le cozze e se ci sono anche le ostriche. Arrivati in baia andrea e Capitan cannetta si preparano per la pesca e con il tender si allontanano alla ricerca delle cozze. Circa una mezzoretta dopo arrivano trionfanti con il bottino di cozze e ostriche.

Subito ci mettiamo a pulirle e le prepariamo per la famosa "pepata di cozze" del comandate. Un piatto super con vino ghiacciato stiamo facendo una vita veramente di stenti!!!!!

Come potete immaginare!!

Siamo in navigazione per Brbnje a motore dato che il vento non e' molto presente e verso il tramonto finalmente arriviamo alla meta. Ormeggiamo alla boa per poter fare il bagno anche con i vestiti e tutto (indovinate a chi e’ successo???!!!)

Per cena ci aspetta il ristorante Antonio con il suo famoso agnello alla peca (cioe' arrosto) ne abbiamo ordinato 6 chili da veri morti di fame. Il cuoco non si smentisce il piatto risulta essere sublime anche per me che non sono un'amante dell'agnello ma cotto in questa maniera risultava veramente buono.

Usciamo dal ristorante che siamo pieni come delle botti dopo la vendemmia e anche questa sera ci diamo alle danze al ritmo della n.16. Cerchiamo di coinvolgere alla nostra festa anche dei velisti austriaci (nel pomeriggio le loro signore avevano invitato i nostri maschietti in barca loro e facevano le spiritose) ma nel ballo noi ragazze della Isla del Andres siamo superlative e gli abbiamo dato due giri.

In tutto questo show Capitan Canetta era in cabina che dormiva aveva il mal dell’agnello...!!! Noi intanto oltre al ballo ci concediamo altri vizi goduriosi con rum e cocacola e gin lemon e la palacinca tanto che finiamo la serata veramente distrutti. E storti.

Il giorno dopo decidiamo insieme di raggiungere il parco di Telascica un insieme di isolotti e baie che formano una riserva naturale di notevoli dimensioni e bellezza.

Sono varie ore di viaggio tutte purtroppo a motore dato che il dio Eolo anche oggi non e' presente. La mattinata trascorre tranquilla e finalmente arrivati all'inizio del parco ci fermiamo in una piccola baia con un'acqua che anche qui sembra di cristallo un vero paradiso. Io e Nunzia facciamo un po' di snorkeling e avvistiamo un gruppo di pesci di colore viola con delle striature nere sulla coda; subito eccitate gli diamo delle molliche di pane e siamo completamente circondate dai pesci a me sembrava far parte del mondo marino.

Dopo la sosta riprendiamo il viaggio e con vera meraviglia ammiriamo lo spettacolo che ci appare, ci addentriamo nel parco fatto di isolette ricoperte di piccoli cespugli e alberi verdi con il mare azzurro tutto intorno, baie stupende e' un vero spettacolo. Un trionfo della natura da vedere!!!! Ne scegliamo una che secondo me a madre natura e' venuta meglio e ormeggiamo la barca all'ancora per la notte.

La luce che ci circonda con il sole rosso arancio con la solita acqua incredibile e il verde delle isole ci ispirano un nuovo "happy hour" sulla prua della barca... Ci dovevate vedere una sofferenza enorme!!!

Visto l'inizio tutto preclude ad una serata spumeggiante infatti dopo l'aperitivo iniziamo la preparazione degli spaghetti con le cozze organizzata da Capitan Canetta e Capitan Cannuccia (Nunzia) che si adoperano per la pulizia e cottura delle cozze poi arrivo io per la prepazione del sugo per gli spaghetti che a detta della ciurma sono venuti un vero capolavoro!!!

Si continua all'insegna dell'allegria dovuta anche al buon bere tra vino bianco, la palancica e rum. Si ride e si scherza tanto che a Capitan Canetta viene l'idea di buttare Nunzia in acqua e cerca con l'aiuto di Marco di farlo ma lei si difende come una leonessa tanto che durante la lotta Capitan Canetta ci lascia un piede... si scontra con il carrello dove passa la cima del genoa... cosi' Nunzia decide di buttarsi in mare e' quasi l'una di notte che sguazza in acqua: e' la nostra eroina della vacanza!!!

Il risveglio il giorno dopo e' un po' a rallentatore visto la serata, sul tardi decidiamo di andare a visitare il lago salato. Con la barca ci avviciniamo alla baia e dopo aver ormaggiato alla boa prendiamo il tender e ci dirigiamo al lago.

Infatti dopo un breve sentiero fatto a piedi lo raggiungiamo ma non ci entusiama piu' di tanto forse perche' l'acqua non e' cristallina come il mare ed e' pieno di turisti. Ma il vero spettacolo ci si presenta dopo una piccola passeggiata in salita troviamo un panorama incredibile: siamo in alto le rocce a picco si immergono sul mare blu cobalto veramente molto bello... dove facciamo molte fotografie.

Tornati in barca ci prepariamo per la partenza alla volta di Sali nostra prossima tappa.

Dato che il vento oggi ci concede la sua presenza lasciamo il parco a vela di poppa tutto lungo il canale timonando un po' ciascuno. Entriamo all'inizio del Parco delle Incoronate con un paesaggio veramente particolare: le isolette che ci circondano sono prive di vegetazione costituite solo di roccia di colore grigio perla tanto da assomigliare ad un paesaggio lunare. Qui per uscire dobbiamo fare attenzione ad un basso fondale e pertanto ci aiutano gli allineamenti che Andrea esegue perfettamente.

Arrivati, Sali ci fa' subito una bella sorpresa al porto ci sono le docce con l'acqua calda quindi grande doccia e ci prepariamo per la cena. Il paese si sviluppa lungo tutta la baia e anche un po' all'interno con stradine strette un vero bijou; rispetto agli altri paesi e' un po piu' turistico infatti ci sono vari alberghi, numerosi ristoranti, bar e dei supermercati. Girovaghiamo alla ricerca del ristorante, ne troviamo uno proprio vicino al mare e decidiamo di gustarci dei succulenti pesci come orate, spigole, scampi arrosto e fritto di calmari una vera delizia per il nostro palato.

Siamo a venerdi' ultimo giorno in Croazia il programma prevede il ritorno a Molat. Il trasferimento e' a motore, per assenza di vento. Ci fermiamo x una sosta ed ultimi bagni alla baia di Brbnje per non dimenticare questo mare fascinoso e bello. Eravamo tutti un po' tristi visto che la vacanza giungeva al termine nessuno voleva tornare a casa. Si era creata una complicita' fantastica tra tutti che rimarra' penso in ognuno di noi... per me e' cosi'...

Arrivati a Molat e per concludere in bellezza la crociera tutti a cena al ristorante per una sana scorpacciata di pesce!!! Troviamo un ristorante molto carino e con un cameriere fantastico infatti ci consiglia dei pesci veramente suberbi come il san Pietro, gli scampi, le orate, le spigole tutto arrostito alla griglia con contorno di verdura cotta saltata e per finire non poteva mancare il solito giro di pelinkovac eravamo diventati pelinkovackdipendenti...

Quasi mezzanotte tutti a dormire all'indomani mattina ci aspetta la partenza per il ritorno.

Sveglia alle 4.30 ci alziamo con calma facciamo colazione e dopo un'ora circa molliamo gli ormeggi e iniziamo il viaggio di ritorno. Il tempo e il mare sembravano volerci bene era una giornata stupenda. Il trasferimento avviene a motore anche in alto mare dato che il vento non compare. Abbiamo sempre la nostra canna armata ma anche in questa occasione per tutto il tempo della traversata il pesce non ha voluto abboccare, pazienza!!!! Ore 15.30 avvistiamo il promontorio del monte Conero e circa un'oretta dopo arriviamo alla Marina Dorica

Purtroppo la bellissima vacanza e' finita ma il ricordo lo porteremo sempre dentro di noi. E dato che la voglia di ritornare e' tanta alla prossima !!!!

Un grazie al meraviglioso equipaggio per questa magnifica esperienza!!!

 
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